THE VILLAGE (AYROS) – L’ECOSISTEMA DELLA FORMAZIONE (EGEA)
THE VILLAGE
Autore: Nicola Gaiarin e Alessandro Rinaldi
Editore: Ayros 2023, pp. 251, € 27.00
Genere: un serious game per esplorare le risorse, individuali e del gruppo e affrontare cambiamenti sostenibili attivando connessioni, sinergie e creatività
Recensione di Raul Alvarez
r.alvarez@inalto.it
Ayros, una piccola casa editrice milanese che in soli due anni ha arricchito il proprio catalogo con firme prestigiose e libri imperdibili. The village è uno di questi. Un’assoluta novità da non farsi sfuggire. Grande cura editoriale e una veste grafica impeccabile, tanto che solo a sfogliarlo viene già voglia di leggero. Ma attenzione, non è solo packaging. È un libro che cattura l’immaginazione e accende la creatività, facilita conversazioni profonde e invita a riflettere sul proprio “villaggio interiore”, ponendo domande scomode, ma potenti, utilizzando carte che, raffigurando archetipi, catturano la fantasia e innescano l’esplorazione di sé e del proprio gruppo. È un “serious game” che invita a pensare (virtù poco diffusa nell’era della velocità, ma quantomai necessaria), a confrontarsi con gli altri per generare connessioni, sinergie e senso di comunità.
Ma cos’è esattamente The Village? È un libro che presenta un metodo per lavorare sui talenti, sulle competenze, sulle energie che tengono assieme una comunità. Rispetto alle sue fonti d’ispirazione, gli autori svelano poco. Ma si possono facilmente intuire, da Jung a Propp, dai tarocchi di Jodorosky ai test proiettivi che tirano fuori dalle persone ciò che hanno dentro e non sanno o nascondono a sé stesse. “The Village è proprio questo – confermano gli autori, entrambi membri del Bord di Dof Consulting – uno specchio delle risorse e dei talenti che esistono al nostro interno. Uno strumento per comprendere le parti di noi che stiamo già utilizzando, ma anche quelle che riconosciamo, ma non abbiamo ancora trovato il modo di portare nel mondo. Ciascuno di noi è a suo modo un villaggio che contiene tante anime e, per stare insieme, ha bisogno di risorse diverse in diversi momenti della vita. Queste risorse le chiamiamo talenti”
I talenti sono qui rappresentati da 15 carte-archetipi (lo Sciamano, il Tessitore, il Folle, il Costruttore, e via dicendo), ognuna portatatrice di una qualità distintiva, ma anche di un lato ombra (le possibili derive comportamentali nei momenti di crisi) e di parole chiave associate all’archetipo. Ogni carta è un impulso a generare storie e, attraverso queste, capire qualcosa di più su di sé e su quello che accade quando entriamo in relazione con gli altri. Ma anche, intuire: “Qual è il significato delle sfide che abbiamo di fronte e riconoscere le carte (risorse o talenti, come preferite, ndr.) che occorre possedere e mettere in atto per affrontarle al meglio”.
Il libro espone in modo chiaro e sintetico gli impieghi della metodologia. Descrive i comportamenti associati all’archetipo illustrato da ogni carta. Arricchisce la pubblicazione con un prezioso extra, un bel mazzo di carte dei quindici archetipi utile per cominciare a sperimentalo in contesti formativi, e non solo. In appendice, troverete la testimonianza di chi ha collaudato questo metodo esplorandone a pieno le potenzialità. E quando il giudizio positivo viene da una delle banche italiane più innovative come Credem, c’è da stare certi che The Village è un gioco serio. Non resta che provarlo.
L’ECOSISTEMA DELLA FORMAZIONE
Autore: Raoul C.D. Nacamulli e Alessandro Lazazzara
Editore: Egea, 2023, pp. 436, € 44.00
Genere: un panorama sistematico ed esaustivo di come le trasformazioni degli ultimi quattro anni stanno cambiando la domanda di formazione, le metodologie e le modalità di erogazione.
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Quando nel 2019 uscì la prima edizione di L’ecosistema della formazione, scrissi “Finalmente un libro sistematico ed esaustivo per esplorare e capire a fondo cosa significa oggi fare formazione e quali nuove strade intraprendere”. Nel giro di quattro anni il mondo è cambiato, la rivoluzione digitale ha mutato profondamente il mondo della formazione manageriale e dello sviluppo organizzativo, la complessità è cresciuta in misura esponenziale. Ma gli autori non sono rimasti a guardare. Si sono chiesti: qual è il panorama reale che abbiamo oggi di fronte?
Dal loro osservatorio hanno intercettato i nuovi trend. Distinto le mode passeggere dalle novità significative. E da qui è nata una seconda edizione che integra ciò che di più significativo è emerso in questi anni. “Anzitutto stiamo assistendo ad una sorta di back to future del learning by doing – sostengono gli autori – la formazione informale è stata rinforzata dalla rete sino a divenire un mondo parallelo entro cui si svolgono conversazioni, negoziazioni di significati e processi di mutuo aggiustamento che creano un terreno fertile per le community sociali”. La pandemia ha accelerato lo sviluppo di comunità di pratica virtuali. Si sono fatti avanti nuovi format di “formazione intervento”; tra quelli che riscuotono maggior gradiment,o il Business Model Innovation Canvas e il Design Thinking. Nonché progetti orientati alla flessibilità e all’agilità organizzativa. A fronte di un panorama così dinamico e articolato, gli autori hanno approfondito e sistematizzato un certo numero di esperienze aziendali rappresentative dei nuovi trend. Fra queste, il caso di Sanofi, Marie Tecnimont e Sky relativo al lavoro ibrido. E ancora, troviamo nuovi capitoli che integrano e approfondiscono temi emergenti quali la formazione nel Metaverso, di cui si cominciano a raccogliere sperimentazioni significative. A questo s’ aggiunge un nuovo capitolo sul purpose, tema ormai onnipresente nei dibattiti sulla strategia e sulla motivazione. A completare le novità, un capitolo sui pro e contro del lavoro ibrido che la pandemia ha contribuito a diffondere.
Gli autori concludono: “Oggi i professionisti della formazione dovrebbero essere sempre più considerati dei veri e propri partner strategici coinvolti nello sviluppo di piani di adeguamento e di sviluppo delle competenze per la soluzione dei problemi complessi, tenendo conto del valore delle interdipendenze nella formazione e del suo impatto su temi chiave quali sostenibilità, benessere e inclusione”. L’ecosistema della formazione si coonferma un testo di riferimento, non solo per i formatori, e guadagna il titolo di ever green.