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Sense & Respond

Sense & Respond

Autori: Jeff Gothelf e Josh Seiden

Editore: Guerini Next, 2019, pp. 181 € 23.00

Genere: Digital trasformation

Chiave di lettura: adattare  il ritmo del business a quello del mondo

Frasi-chiave: Il metodo di management che sta emergendo nel mondo della tecnologia ha molto da offrire alla più ampia comunità manageriale del business. Questo metodo consente alle organizzazioni di coinvolgersi in una conversazione a due vie con       il mercato e di trarre valore da questa conversazione”.

 


 

 

Sense & Respond (Percepire e Rispondere), un titolo accattivante che descrive l’approccio dei due autori al design organizzativo:   dialogo continuo con il mercato per apprendere dai feedback, per cambiare velocemente e rispondere ai bisogni mutevoli del cliente. “Non dobbiamo più predire cosa funzionerà – affermano Gothelf e Seiden – dobbiamo invece ascoltare, fare ipotesi credibili, ottenere feedback in tempo reale e apportare gli aggiustamenti necessari”. Una filosofia, questa, che è alla base del metodo Lean Startup, oggi riconosciuto fra i più innovativi. Il libro invita a diventare protagonisti della rivoluzione digitale, a intercettare i nuovi trend, a prendere consapevolezza che ormai “il software mangia il mondo” (di ieri) e spiana la strada ad un altro dove le strutture gerarchiche si assottigliano e i silos funzionali si dissolvono. Dove i vecchi metodi di comando e controllo non fanno più presa perché “Impediscono alle persone di scoprire e generare valore, di imparare come usarlo, di migliorare la capacità di tradurlo in pratica”. Dove è il feedback con i clienti (e non sui clienti) a condizionare la domanda. Dove la pianificazione è troppo lenta per  governare l’incertezza.  Dove il confine fra mondo esterno e interno, virtuale e reale, è sempre più labile. E la velocità ha la meglio sulla pianificazione accurata.

Sono idee che traggono ispirazione dal #ManifestoAgile, di cui gli autori sono firmatari, e dalla #digitaltrasformation che hanno abbracciato in pieno (“Non possiamo ignorare la tecnologia o lasciarla nelle mani dei tecnici. Dobbiamo tutti diventare esperti nel gestirla in ogni suo aspetto, sia per l’incertezza che crea che per le opportunità che offre. Affidare la responsabilità per la creazione di  un software al dipartimento IT è come affidare la responsabilità di respirare a un dipartimento per l’ossigeno”). Sono idee dirompenti  quelle lanciate Gothelf e Seiden, ma che cominciano ormai a diffondersi. Gli autori le argomentano con un ricco repertorio di case history che ne mostrano tutta la concretezza e l’efficacia. Uno dei casi più interessanti è quello di Decathlon Italia, in appendice al libro, dove l’approccio Sense & Respond  disegna un modello di gestione sfidante e attraente, capace di alimentare l’engagement, anzitutto perché  tratta le persone  da “esseri pensanti”, anziché i esecutori di compiti privi di valore e di significato.

Sono 5 i pilastri dal metodo Sense & Respond: 1) Creare una conversazione a due vie con il mercato, e mantenerla nel tempo. 2) Concentrarsi sui risultati (“La maggior parte delle imprese gestisce progetti in termini di output, non di risultato. Ciò significa che sono strutturate per finire un lavoro anziché per sforzarsi di raggiungere il successo. C’è da chiedersi: cosa significa realmente finire un lavoro?”). 3) Abbracciare il cambiamento continuo e i processi continui (“Dobbiamo prendere le distanze dai processi strutturati per macro-fasi e adottare processi continui strutturati per micro fasi”). 4) Creare collaborazione fra ideatori e utenti, fra sviluppatori e operatori. 5) Creare una cultura dell’apprendimento, facendo leva su valori quali: l’umiltà, il permesso di fallire, l’autodeterminazione, la trasparenza, l’empatia, la collaborazione, la propensione all’azione (“Dobbiamo incoraggiare le persone ad agire, non ad attendere il permesso”).

Sense & Respond è un libro ricco di spunti e di idee, anche se talvolta un po’ ridondante. Depositario di un metodo che ha ormai cittadinanza nelle stratup di successo e nelle aziende più innovative.  Lo hanno curato due consulenti di esperienza e di qualità come #TizianoCappelli e #MarinaCapizzi, il che fa pensare che il testo offra più di quanto una prima lettura lasci intravvedere.