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PARTECIPAZIONE (FRANCO ANGELI)- UMANITA’ AUMENTATA (DARIO FLACCOVIO EDITORE)

PARTECIPAZIONE (FRANCO ANGELI)- UMANITA’ AUMENTATA (DARIO FLACCOVIO EDITORE)

 

Voci del lavoro nuovo, una collana di Franco Angeli fresca di stampa, ricca di parole, colori e idee. “Il cambiamento radicale avvenuto negli ultimi anni ha svuotato di senso molti concetti. Ci ritroviamo ad usarli e immediatamente capiamo che qualcosa non funziona più. Serve un nuovo vocabolario”. O quantomeno, una risemantizzazione degli usi.

È con questo intento che Silvia Zannella, direttrice della collana lancia le prime quattro proposte: Felicità, Coraggio, Partecipazione, Fragilità. Parole dense di significato che, se impiegate in modo inappropriato,  sviliscono il loro valore originario. Obiettivo è riscoprirle alla luce del nuovo mondo del lavoro. Il format è accattivante, la scelta degli autori accurata, essenziali i contenuti (ogni volume non va oltre le 150 pagine), quanto basta a ricordarci che le parole non sono solo una forma per vestire un contenuto, ma un modo di essere e di sentire, e soprattutto una visione del mondo.

Alla ricerca delle parole risonanti nell’era post-Covid si muove anche Umanità aumentata, Dario Flaccovio Editore. Una raccolta di contributi curata da Giada Susca.

 

Recensioni di Raul Alvarez

 

PARTECIPAZIONE

Roberta Zantedeschi

Franco Angeli

pp. 145 € 21,00

“Le parole sono mattoni, ma anche recinti, qualche volta gabbie. Per me sono strumenti, potenti al  limite del sovversivo, se affiancate alla conoscenza, alla saggezza e all’etica”. È con questo spirito che Roberta Zantedeschi, facilitatrice e business coach, si addentra nell’universo semantico del termine Partecipazione, sciogliendo equivoci, aprendo nuovi percorsi di senso, illustrando i possibili snodi del termine nell’attuale ambiente di lavoro. La partecipazione richiama al “prendere parte”, al “fare insieme”. Ma l’autrice ipotizza anche un’interpretazione inusuale. In certe situazioni l’atto del partecipare, nota, avviene anche attraverso l’espressione del dissenso (grandi dimissioni e quiet quitting ne sono un esempio)”, perché se ben gestito, il dissenso è una forma di partecipazione e di democrazia. “La vera partecipazione, dopotutto, si realizza quando le persone sentono di poter esprimere, con rispetto, il proprio disaccordo, di poter abitare attivamente lo spazio della contraddizione, che è lo spazio dell’inclusività”.

Un viaggio affascinante nella semantica per passare poi alla pragmatica della Partecipazione, declinata in quattro diversi modi di metterla in atto: 1) Partecipare ad una Relazione consapevole. Comporta essere centrati nel qui e ora, nell’abitare uno spazio  dove “la mente si trova lì dove è il corpo”, separata da pensieri intrusivi e dai rumori del mondo. Una relazione che è frutto di scelte, anziché di abitudini, onesta perché lascia spazio alla responsabilità, senza andare in cerca di alibi o giustificazioni. Una relazione cui partecipiamo per costruire con l’altro. È qui che trova spazio il dialogo, il luogo dove è possibile l’ascolto reciproco, dove il confronto non ci pone l’uno contro l’altro, ma l’uno con l’altro”, e il conflitto si muove nello spazio del Noi, dove tutte le proposte, anche quelle apparentemente incompatibili, trovano cittadinanza e possono esprimersi.

2) Partecipare al cambiamento, significa che, anziché combatterlo per paura dell’ignoto, occorre ripensarlo come qualcosa su cui possiamo scegliere come prendervi parte, bramandolo, subendolo o contribuendo a costruirlo, passando dal fare per al fare con, fino a riconoscerlo come parte della vita, perché la vita stessa è cambiamento. L’autrice svela che: “Stare in relazione positiva con l’impermanenza è anche uno dei segreti della felicità”. Lungimiranza, co-design, co-costruzione sono i mattoni di un cambiamento partecipato il quale “richiede impegno, pazienza, e talvolta anche un po’ di scomodità, ma come diceva Don Milani, finché c’è fatica, c’è speranza”.

3) Partecipazione alla comunicazione. “La comunicazione efficiente prevede che il destinatario obbedisca, quella efficace, invece, fa in modo che partecipi”. Come? Adottando quattro Principi: 1) Cooperazione che comporta guidare la conversazione in un terreno fecondo rispettando le intramontabili quattro massime di Paul Grice: (Quantità, Qualità, Pertinenza e Modo). 2) Consapevolezza sistemica. 3) Responsabilità perché la comunicazione la costruiamo insieme, e ciò ci rende sempre co-responsabili del risultato. 4) Rispetto dell’interlocutore che consiste nell’ascoltarlo, dedicandogli tempo e attenzione, riducendo l’asimmetria relazionale prediletta dalle organizzazioni gerarchiche.

4) Partecipare alla diversità assumendola come ricchezza anziché problema. “La diversità è generativa, rinforza la competitività e il sentirsi comunità” E la comunità è partecipazione, un sentimento che non s’insegna, ma cui ci si educa.

Partecipazione, un libro che scorre piacevolmente aprendo spazi alla riflessione, sollevando dubbi, invitando a ripensare questa parola come un valore e  una competenza, al contempo,  indispensabile per muoversi  nel mondo del lavoro, e tuttavia  troppo spesso svilita da un uso improprio. Il libro della Zantedeschi gli restituisce vitalità e pregnanza, declinandola in vari modi, applicandola in diversi ambiti. In appendice 10 domande (presenti in ogni volume della collana) invitano a tornare sul libro con una rinnovata consapevolezza su questa competenza, oggi imprescindibile per lavorare bene e generare benessere sul lavoro, che troppo spesso diamo per scontata alimentando equivoci, sollevando incomprensioni, generando false aspettative.

 

 UMANITÀ AUMENTATA

A cura di Giada Susca

Dario Flaccovio Editor

pp. 237 € 21,00

Sulla scia di Voci del lavoro nuovo di Franco Angeli si pone anche questo “sillabario”, edito da Dario Flaccovio Editore. Il libro naasce da un proposito affine, come spiega la curatrice Giada Susca: “Dare vita ad un nuovo dizionario del mondo del lavoro in cui riscrivere nuovi significati, nuovi impatti, nuovi stravolgimenti, declinando le parole che in qualche modo possono essere ripensate alla luce degli accadimenti più recenti”. ,

Ma c’è una differenza. Mentre la collana di Franco Angeli scende in verticale su una singola parola, sviscerandola in tutti i suoi aspetti e usi attuali e potenziali, tanto che ogni volume occupa uno spazio di un centinaio di pagine; il libro della Susca si muove invece in orizzontale, punta alla quantità, dedicando a ogni parola una o due pagine. In compenso ne colleziona ben 110, consegnando a diversi autori, perlopiù di diversa provenienza professionale, il  compito di declinarla in poche righe. Fra gli autori troviamo nomi noti, come Alessandro Donadio, Luca Solari o Annalisa Galardi (già autrice di Coraggio, pubblicato dalla collana di Franco Angeli che qui ripropone in versione minimalista), e alti meno conosciuti. Tutti impegnati in quella che sembrerebbe una sfida impossibile. Nella lista troviamo termini la cui scelta sorprende e incuriosisce, come ad esempio: Come stai? WOW, Sorriso, Ho: voce del verbo avere, Zero. E altre che hanno già acquistato cittadinanza  nel nuovo lessico aziendale come Well-being, Work Life integration, Senso, Incertezza.

Quella di Umanità aumentata è forse una scelta ispirata allo “stile social”, minimalista, gradito a chi vuole sapere di più con meno. Una scelta che può trovare sostenitori e detrattori. In ogni caso originale. Sorprende tuttavia che nella lista non compaiano parole che appartengono ormai a questa nuova era connotata dalla velocità, quali ad esempio Sintesi e Leggerezza. In compenso ce ne sono altre misteriose su cui soffermarsi come Umanità, Unicità,Sorriso.