Fai fiorire la tua vita
Autore: Martin Seligman
Editore: Anteprima, 2017, pp.444, € 28.00
Genere: saggio di Psicologia positiva
Chiave di lettura: dal concetto sfuggente di felicità al costrutto misurabile di benessere.
Frase chiave: “L’obiettivo della psicologia positiva nella teoria del benessere è misurare e costruire il funzionamento ottimale dell’uomo. Il conseguimento di questo obiettivo ha inizio nel momento in cui chiediamo a noi stessi che cosa ci rende realmente felici”
Trasformare i problemi in risorse, pensare positivo, allenare la mente a diventare anti-fragile, è l’imperativo di questi tempi difficili. Le aziende vogliono lavorare con persone capaci di crescere e cambiare, di innovare e innovarsi. Se fino a ieri l’empowerment dei dipendenti era un’aspirazione delle aziende più illuminate, oggi è la norma. Anche per questo i corsi di sviluppo personale sono in aumento, in azienda come nel privato. Con i posti di lavoro a rischio, la crisi della famiglia, il venir meno della speranza, l’autostima delle persone rischi di precipitare ai minimi storici. Occorre risollevarla e in fretta, prima che la depressione faccia il suo corso. C’è una branca della psicologia che, già da almeno vent’anni, ha spostato il suo focus d’attenzione dalla “correzione” dei difetti” al potenziamento dei punti di forza, è un’approccio preventivo dal nome rassicurante, Psicologia positiva. E’ nata ufficialmente nel 2000 e il suo principale artefice è Martin Seligman, lo psicologo americano che con, Imparare l’ottimismo, ha acquistato fama internazionale e successo. In Italia la Psicologia positiva è arrivata in ritardo. I testi tradotti sono pochi e non sempre i più autorevoli. Oppure si annunciano con titoli fuorvianti come The Pursuit of Perfect di Tal Ben-Shahar, tradotto in Italia da Newton Compton Editore con un titolo improbabile, La felicità in tasca. Conseguenza: chi è meno addentro alla disciplina se n’è fatta un’idea distorta, accomunando quel libro, peraltro molto interessante, alle farneticazioni di guru del pensiero positivo o ai fanatici della PNL alla Antony Robbins che promette miracoli con il minimo sforzo, come il suo noto workshop dal titolo altisonante “Risveglia il gigante che è in te in un weekend”. La psicologia positiva non ha nulla a che vedere con queste mistificazioni. E’ una cosa seria, tanto che a Milano è nata La Società Italiana di Psicologia Positiva, presieduta da eminenti professori universitari, studiosi e ricercatori che s’incontrano ogni anno nel Convegno Nazionale per fare il punto della disciplina. Un’Associazione selettiva nella quale non è facile entrare, occorrono credenziali di rigore scientifico e serietàprofessionale. La Psicologia positiva non è ancora diffusa in Italia, tanto meno in azienda, dove tuttavia ce ne sarebbe un gran bisogno. Ma sta cominciando a prendere piede, grazie anche all’autorevolezza del suo fondatore, Martin Seligman, e al valore inestimabile delle sue pubblicazioni. Se volete addentravi nella Psicologia positiva nulla di meglio dell’ultimo libro di Seligman, Flourish, appena ristampato da Anteprima Editore con una traduzione dagli echi vagamente new age, Fai fiorire la tua vita, che non rende certo giustizia al suo autore. Non lasciatevi ingannare dal titolo: è un testo serio, una raccolta di importanti punti di arrivo metodologici. Un testo imperdibile per chi è interessato al tema. E ora addentriamoci un po’ nei contenuti.
Seligman distingue la Felicità (tema sin troppo di moda e da cui l’autore prende le distanze) dal Benessere, sostenendo che solo quest’ultimo è degno di indagine scientifica, in quanto costrutto che contiene 5 elementi misurabili: 1) Emozioni positive, 2) Coinvolgimento, 3) Significato, 4) Realizzazione, 5) Relazioni positive. Tali elementi, validati da anni di ricerche, sono oggi a fondamento della sua Teoria del benessere. “Ma nessuno di essi – precisa l’autore – definisce da solo il benessere, tutti comunque vi contribuiscono. Alcuni loro aspetti sono misurati soggettivamente, attraverso questionari di autovalutazione, altri sono misurati oggettivamente”. Obiettivo della Psicologia Positiva è aumentare “il funzionamento ottimale” (flourishing) della persona. Per questo occorre che l’individuo possieda tutti e 5 gli elementi base e almeno 3 delle altre 6 caratteristiche aggiuntive di cui si compone il suo modello: Autostima, Ottimismo, Resilienza, Vitalità, Autodeterminazione, Rapporti positivi. “L’obiettivo della ricchezza di un Paese, non è solo produrre altra ricchezza (l’aumento del PIL), ma promuovere il funzionamento ottimale (flourishing) delle persone” ribadisce Seligman. Su come riuscirci, non mancano nel libro suggerimenti e stimoli di riflessione. Particolarmente interessante il capitolo “Soldati in forma a 360°” dove l’autore racconta il suo Programma di Educazione alla Resilienza, realizzato per l’esercito americano dove le sue teorie hanno trovato applicazione; a detta del cliente funzionano davvero, tanto che il progetto va avanti da anni. In appendice, un interessante Test sulla verifica delle potenzialità personali e un’accurata raccolta dinote a margine del testo approfondiscono l’argomento,meritandosi quasi un libro a sé.
corrado
10 Luglio 2017 at 12:44 pmLa felicità è una cosa seria!!!! E’ la mia estrema sintesi di questa piacevole ed interessante lettura.
Sono un Manager e da vari decenni mi occupo e mi appassiono della Gestione Risorse Umane, Ritengo utile la Psicologia Positiva come approccio per migliorare dal punto di vista personale e ottimo strumento per l’ambito del mondo del lavoro. In questa era di transizione, dove vengono meno le certezze, sostituite dalla precarietà che contraddistingue questo periodo, “aggrapparsi” a qualsiasi facile strada è purtroppo una prassi che sempre più spesso viene intrapresa. Condivido pienamente quanto rappresentato e ritengo che la via per l’autoconsapevolezza, passa per un esercizio intenso e costante nel tempo che ci aiuti a migliorare il nostro “saper essere”