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POLARIZZAZIONI (Franco Angeli)

POLARIZZAZIONI (Franco Angeli)

POLARIZZAZIONI

Walter Quattrociocchi e Antonella Vicini

Franco Angeli

pp. 195, € 26,00

 

Recensione di Raul Alvarez

r.alvarez@inalto.it

 

Walter Quattrociocchi direttore del Center for Data Science and Complexity for Society della Sapienza di Roma, già autore di Misinformation. Guida alla società dell’informazione e della credulità ( edito da Franco Angeli) scritto insieme alla giornalista Antonella Vinci con cui ha firmato anche altri libri. Con Polarizzazioni indagano  su un’emergenza sociale ormai sotto gli occhi di tutti: il diffondersi del demone della polarizzazione, quel sentimento d’intolleranza che spacca il mondo in due,  “con me o contro di me”,  intessendo nei social una rete ad alta tensione dove “Si discute per vincere, anziché per apprendere, si attacca la faccia per demolire l’avversario, anziché cercare di capire le sue ragioni. Uno spazio, quello delle polarizzazioni, dove la ricerca del “vero” (o piuttosto del verosimile) non ha cittadinanza perché gli interlocutori sono intrappolati in echo chambers, bolle rassicuranti dove prevale il bias della conferma, la logica della maggioranza detta legge e le fake news dilagano.

Ma quello delle fake news, secondo Quattrociocchi e Vinci,  è un falso problema, perché l’opposizione vero/ falso ignora l’ecosistema in cui si diffonde l’informazione. Il pericolo viene semmai dalla formazione di tribù in cui le polarizzazioni si rafforzano a difesa di narrative che premiano la visibilità on line e l’adeguamento al pensiero corrente. C’è di più. “Il business model delle piattaforme punta all’intrattenimento, o meglio al trattenimento dell’utente sui social, piuttosto che a trasmettere informazioni. Conseguenza, spesso il problema dell’attendibilità delle fonti diventa secondario. Se la narrativa che genera (al di là della sua provenienza) è accattivante, il fatto che le fonti siano false o non sufficientemente verificate, è irrilevante. Ciò che conta è che abbia risonanza on line. E ancora, nelle piattaforme social crediamo di informarci e di produrre contenuti, “In realtà non facciamo altro che muoverci in una grande giostra nata per vendere, non per informare, dove ogni mezzo mirato a questo fine è lecito, compresa la menzogna.

Conseguenza, il debuncking, cioè l’attività volta a smascherare le informazioni false, non sortisce alcun effetto correttivo sulle narrazioni dominanti perché nessuno si lascerà convincere da chi è considerato estraneo alla propria tribù. Per uscire da quest’impasse occorre divenire consapevoli dei meccanismi che mettiamo in atto quando siamo on line e  delle echo chambers che contribuiamo a generare con aut-aut che accendono discussioni infuocate. Secondo Quattrociocchi e Vinci questa deriva tossica delle conversazioni sui social dirotta molti giovani su piattaforme più “leggere”, come TikTok o Instagram, dove le parole sono rimpiazzate da immagini che reclamano solo ad un like”.

Altro tema affrontato dal libro, le teorie del complotto che – come precisano gli autori –  sono sempre esistite, ma oggi, con la interconnessione globale, si diffondono più rapidamente. Di fronte al disorientamento che avanza è facile cedere al fascino di narrazioni rassicuranti che riducono la complessità o andare in cerca di un capro espiatorio su cui canalizzare la responsabilità di tutti i mali del mondo. “Nei social questo dirottamento è facilitato dalla natura stessa dello strumento che tende a far incontrare fra loro utenti afflitti dagli stessi demoni e rincuorati dalle stesse risposte”.

Polarizzazioni tratta anche il tema dell’infodemia, riletta alla luce del Covid-19 perché è in quella occasione che abbiamo scoperto come anche nella scienza che consideravamo l’oracolo, regna una certa dose d’imperfezione. E ancora, la proliferazione di memi e di eco platforms. L’affacciarsi dell’ AI Generativa che non è esente da rischi.

Questi e altri i temi trattati in questo piccolo libro, ricco di riflessioni importanti, supportato da ricerche che consolidano le tesi dell’autore, costellato da idee fuori dal coro che spiazzano come, ad esempio, l’invito  a ripensare il concetto stesso di attendibilità delle fonti e di fake news, alla luce degli ecosistemi in cui oggi siamo immersi. Riflessioni forti che rendono Polarizzazioni una lettura imprescindibile su un tema dove siamo ormai tutti chiamati a confrontarci.